Entro il 2025, le vendite di veicoli elettrici supereranno quelle delle auto tradizionali: Pechino guida la rivoluzione globale delle e-car.

Nel panorama mondiale dell’automotive, la Cina si conferma protagonista della transizione verso la mobilità sostenibile. Pechino aveva stabilito che entro il 2035 il 50% delle auto vendute dovesse essere elettrico. Sorprendentemente, questo traguardo sarà raggiunto con ben 10 anni di anticipo: già nel 2025, le vendite di veicoli elettrici supereranno quelle delle auto con motore termico, secondo un’analisi del Financial Times.
La Cina guida la rivoluzione delle e-car
Le previsioni parlano chiaro: nel 2025, le vendite di auto elettriche raggiungeranno i 12 milioni di unità, più del doppio rispetto ai 5,9 milioni registrati nel 2022. Al contrario, le vendite di veicoli a combustione interna caleranno del 10%, scendendo sotto gli 11 milioni. Questo storico sorpasso dimostra il successo della Cina nello sviluppo di tecnologie avanzate e nella gestione delle forniture dei materiali essenziali per le batterie.

Robert Liew, direttore della ricerca sulle rinnovabili presso Wood Mackenzie, sottolinea: “La Cina vuole elettrificare tutto. Nessun altro Paese si è avvicinato così tanto a questo obiettivo”.
Anche se il ritmo delle vendite è rallentato nel post-pandemia, il trend attuale indica un cambiamento epocale che mette in evidenza la leadership cinese nel settore. Paesi come la Norvegia, che detengono attualmente il primato in termini di quota di mercato per le e-car (oltre il 90% delle nuove immatricolazioni), potrebbero presto essere superati dai volumi cinesi.
Impatti globali: l’automotive si riposiziona
Con l’aumento delle vendite di veicoli elettrici, molte fabbriche cinesi di auto tradizionali si troveranno a produrre per mercati esteri, data la progressiva scomparsa della domanda interna. Tuttavia, l’espansione cinese nel settore dell’elettrico rappresenta una minaccia diretta per i produttori occidentali, in particolare i colossi tedeschi, giapponesi e americani.
Nel frattempo, il mercato europeo e statunitense delle e-car sta rallentando, frenato dall’incertezza sui sussidi pubblici, dal protezionismo e dalla lentezza nell’adattarsi alle nuove tecnologie. L’UE ha recentemente imposto dazi fino al 35,3% sulle auto elettriche cinesi, un tentativo di proteggere il settore automotive europeo e i suoi milioni di posti di lavoro.
Anche negli Stati Uniti si prospettano tensioni: il presidente eletto Donald Trump ha annunciato nuove tariffe contro Pechino, accendendo i riflettori su una possibile guerra commerciale che potrebbe coinvolgere il Messico come hub strategico per l’export cinese.

La sfida tra BYD e Tesla
Tra i protagonisti di questa competizione globale emerge BYD, azienda cinese che ha recentemente superato Tesla come leader mondiale delle vendite di veicoli elettrici. Elon Musk stesso ha ammesso che solo il protezionismo potrebbe contenere l’avanzata delle case automobilistiche cinesi, lasciando intravedere un futuro in cui Tesla potrebbe perdere ulteriori quote di mercato.
La Cina si sta imponendo, quindi, come leader assoluto nella mobilità sostenibile, bruciando le tappe e ridefinendo le regole del gioco. Il sorpasso delle auto elettriche sulle tradizionali non rappresenta solo un traguardo tecnologico, ma anche un segnale per l’industria globale: l’era del motore termico è destinata a concludersi più rapidamente del previsto.