Marilyn Vos Savant: il QI più alto della storia

Marilyn Vos Savant: il QI più alto della storia

Quando una mente fuori dal comune sfida i pregiudizi e dimostra che la logica batte l’intuizione


Marilyn Vos Savant è entrata nella storia per un motivo straordinario: è la donna con il QI più alto mai registrato, pari a 228. Ma il suo nome è noto anche per aver affrontato un quiz logico apparentemente semplice che mise in crisi il mondo accademico. In questo articolo scopriamo chi è Marilyn, perché il problema di Monty Hall ha scatenato un’ondata di critiche… e cosa ci ha insegnato sulla logica e sul pensiero critico.

Chi è Marilyn Vos Savant?

Nata nel 1946 a St. Louis, Missouri, da una famiglia di immigrati europei, Marilyn mostrò un’intelligenza fuori dal comune sin da bambina. A soli 10 anni aveva già letto e memorizzato l’intera Enciclopedia Britannica e risolveva problemi logici complessi con naturalezza. Ma nonostante un QI da record, la sua vita non seguì il percorso del “genio classico”.

Una vita fuori dagli schemi

Non frequentò università d’élite, né fu reclutata dalla NASA. Dopo due anni di college, lasciò gli studi per lavorare nell’azienda di famiglia. Solo nel 1985, grazie al Guinness dei Primati, venne riconosciuta ufficialmente come la persona con il QI più alto del mondo, diventando una celebrità intellettuale.

Il quiz che sfidò il mondo: il problema di Monty Hall

Nel 1990, Marilyn cominciò a scrivere la rubrica “Ask Marilyn” su Parade Magazine. Un lettore le sottopose un enigma logico noto come “problema di Monty Hall”, ispirato a un gioco a premi televisivo.

Il quesito:

Tre porte, un’auto dietro una e due capre dietro le altre. Dopo una prima scelta, il conduttore (che sa cosa c’è dietro) apre una delle due restanti mostrando una capra. Ti chiede: “Vuoi cambiare la tua scelta?”

La risposta di Marilyn:

“Sì, conviene cambiare.”

Reazione? Una bufera.

Oltre 10.000 lettere di protesta, molte da docenti universitari, accusarono Marilyn di aver sbagliato. Ma aveva ragione. Cambiare porta aumenta le probabilità di vincita da 1 su 3 a 2 su 3. L’errore comune? Credere che restino due opzioni uguali al 50%.

Perché cambiare porta conviene?

La logica dietro il paradosso

  • Inizialmente hai 1 probabilità su 3 di scegliere l’auto.

  • Quindi hai 2 su 3 di aver scelto una capra.

  • Il conduttore mostra sempre una capra → se cambi, hai più probabilità di vincere.

📊 Il MIT simulò il problema migliaia di volte: chi cambiava vinceva circa il 66% delle volte.

Anche “MythBusters” lo testò, ottenendo lo stesso risultato. Molti accademici si scusarono pubblicamente dopo aver capito il loro errore.

Perché il mondo sbagliò?

  • Intuizione vs logica: il cervello ama semplificare → due porte = 50/50? Falso.

  • Memoria selettiva: dimentichiamo la scelta iniziale, pensando che il gioco ricominci.

  • Sottovalutazione del conduttore: sapere cosa c’è dietro cambia le probabilità.

Una lezione più profonda

Per Marilyn, tutto questo non era solo un esercizio matematico, ma una critica al sistema educativo:

“La scuola insegna a memorizzare, non a pensare.”

Il peso (e la libertà) dell’intelligenza

Marilyn ha vissuto la sua intelligenza con equilibrio. Non come maledizione, ma come dono. Ha continuato a divulgare logica, scienza e filosofia, dimostrando che il pensiero critico è una forma di libertà.

Quando ho una domanda, spesso non ho nessuno a cui chiedere… ma va bene così.

Cosa ci insegna Marilyn?

Il caso del problema di Monty Hall ha dimostrato quanto anche le menti più brillanti possano cadere in trappole logiche. Ma anche che la verità, quando fondata, resiste alle critiche.

Marilyn Vos Savant è la prova vivente che la logica, la curiosità e il pensiero indipendente possono illuminare il mondo, anche partendo da un semplice quiz.

Eros Santoni

Blogger multidisciplinare con una passione per l'analisi e la connessione di idee, Eros unisce competenze eclettiche per offrire una visione a 360 gradi sui temi della sostenibilità. Attraverso ecosostenibile.org, esplora argomenti che spaziano dalla scienza e tecnologia alle arti e alla cultura, sempre con un focus sull'impatto ambientale e sociale. Eros crede che la vera innovazione nasca dall'intersezione di discipline diverse, lavorando per ispirare un cambiamento positivo e consapevole.

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